Come ristrutturare una cucina? Le linee guida

Piccola o grande, vintage o hi-tech, su misura o componibile, la cucina rappresenta il nucleo della casa contemporanea. Spazio centrale e multifunzionale, contiene i ricordi della nostra infanzia, quando facevamo compagnia a parenti e genitori mentre si occupavano della preparazione dei pasti, dal pranzo di famiglia alla cena velocissima al termine di una stressante giornata infrasettimanale.

Ristrutturare la cucina vuol dire rivedere totalmente il cuore della casa. Tendenze ed esigenze cambiano continuamente, per questo voler rinnovare è assolutamente comprensibile. Soprattutto se si ha una cucina ricca di dettagli particolarmente estrosi, caratterizzati da uno stile preciso che richiama una determinata tendenza o periodo.  

Parliamo di uno degli ambienti più vissuti all’interno dell’abitazione, uno spazio familiare e intimo a cui più di ogni altro viene associata l’idea di “casa”. Ma come ristrutturare una cucina, mantenendo i profumi e i ricordi che suscita in ognuno di noi?

Come ristrutturare una cucina

Vuoi ristrutturare la cucina e sei alla ricerca di consigli e idee per un risultato finale sorprendente? Gli elementi da prendere in considerazione sono tanti, così come gli sviluppi di ordine pratico ed estetico da monitorare con attenzione. Ma niente paura, puoi contare sull’aiuto di imprese specializzate per tutto il processo di lavoro, dalla programmazione fino all’esecuzione finale.Per cominciare, il segreto per una ristrutturazione cucina ottimale e priva di brutte sorprese è quella di progettare un piano d’azione.

Ristrutturazione cucina: il primo step

Un rilievo dettagliato e preciso dell’ambiente che si desidera rivoluzionare è il primo passo da fare quando si vuole intervenire nella direzione di un rifacimento cucina.

Fondamentale è segnare in maniera corretta la presenza di porte o finestre, con il rispettivo senso di apertura, così come quella di particolari sporgenze che occupano lo spazio. Anche la posizione in cui si trovano gli attacchi di acqua e gas deve essere registrata. Senza tralasciare le prese di corrente dedicate agli elettrodomestici e le prese della luce. 

Questo primo step permette di capire come si vorrebbero distribuire gli elementi nello spazio, la fattibilità e il prezzo. 

Quanto costa ristrutturare una cucina?

Dopo aver capito cosa teoricamente si potrebbe realizzare nella metratura di cui si dispone, ci si scontra con la realtà dei fatti e si arriva a stabilire un budget da utilizzare per una ristrutturazione cucina.  

È chiaro che il prezzo varia a seconda degli arredi e degli elettrodomestici scelti. Si passa da un costo di 4000 euro da dedicare ad una ristrutturazione con una fornitura economica, ad un costo di 7000 euro per una cucina con arredi di design ed elettrodomestici di alta fascia.

Se non si hanno particolari problemi, la soluzione più conveniente è quella di cambiare tutto: la vecchia cucina va rottamata e sostituita con una nuova completa di tutti gli elettrodomestici di ultima generazione. Se, invece, il budget a disposizione non è molto alto, è possibile abbassare il preventivo grazie ad alcuni piccoli accorgimenti. È consigliabile, ad esempio, rinunciare a materiali pregiati optando per delle alternative meno costose, ma capaci di rendere a livello estetico in maniera simile.

Inoltre, è bene cercare di non stravolgere troppo la disposizione di pensili, elettrodomestici e mobili. In questo modo, impianto idraulico, prese elettriche e linee del gas rimangono invariate, tagliando notevolmente i costi per il dislocamento degli allacci.

La distribuzione degli spazi

Come ristrutturare cucina se non progettando una distribuzione ottimale degli spazi? Il momento di trovare la conformazione ideale per la cucina è molto importante, per farlo è necessario tenere conto dello spazio a disposizione, della sua altezza, della sua struttura, delle aperture, nonché delle posizioni e della quantità di attacchi e prese.

La classica soluzione a linea è quella che si sviluppa su un’unica parete: risultando poco ingombrante, ben si presta ad essere inserita sia in ambienti a pianta rettangolare che nel soggiorno.
Altre opzioni vedono la cucina con pareti attrezzate contrapposte, modelli ad L o a U, dove è estremamente necessario calibrare con precisioni spazi d’uso e ingombri.
E poi c’è la soluzione moderna per eccellenza, una cucina ad isola o penisola, bella e scenografica, anche se consigliata solamente a chi dispone di spazi ampi e aperti.

Al contrario, è possibile optare per cucine ultracompatte e minimal, se si ha il desiderio di contenere al massimo lo sfruttamento dello spazio. 

Qualunque sia la scelta, per ristrutturare cucina è essenziale focalizzarsi sulla disposizione degli elemento nello spazio, tenendo conto del rapporto reciproco che esiste tra di loro. È da questo che dipende la funzionalità e la praticità di una cucina. 

Basti pensare alla lavastoviglie, che va sempre posizionata sotto il lavello, o quanto meno nelle sue vicinanze, in modo tale che si riesca a lavare pentole, bicchieri e posate infilandole con facilità nel cestello, senza sgocciolare nel tragitto. 

La scelta dei dettagli: tra stile, colori e materiali

Una volta ottenuto un progetto distributivo tendenziale, si procede con la scelta dello stile che si preferisce maggiormente. La selezione di colori, finiture e materiali può rivelarsi classica, shabby, vintage, rustica o iper-moderna. Qualunque sia l’impronta che si vuole dare alla cucina dei sogni, l’importante è che rappresenti chi la vive.

In base all’impronta di stile che si vuole dare alla cucina, si può decidere di inserire mobili in legno, oppure in vetro, ma non solo, anche acciaio, gres o materiali polimerici.

Ma la ristrutturazione cucina non è finita qui: quale colore scegliere? E le superfici? Naturali e grezze, opache oppure lucide?

Non solo, si possono inserire elementi sospesi o a terra, pensili classici oppure moderni. Da non sottovalutare la scelta degli elettrodomestici, in grado di influenzare la buona riuscita del tutto.

In definitiva, è consigliabile optare per pochi elementi ma studiati con attenzione, posizionati ad hoc per evitare l’accumulo di oggetti a vista. Questo per non creare un senso di disordine capace di compromettere praticità ed estetica della cucina.

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